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Per Questo Mi Chiamo Giovanni | Recensione Onesta del Libro

per questo mi chiamo Giovanni recensione copertina

Se siete alla ricerca di una recensione onesta del libro Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando, siete atterrati senza dubbio sulla pagina giusta.

In più, in questo articolo potrete trovare molte altre informazioni, come il numero delle pagine, il genere, il prezzo aggiornato, la trama, l’età consigliata e alcune citazioni e frasi memorabili. Qualora vi dovesse essere utile, potete leggere il riassunto completo, l’analisi dei personaggi e dei luoghi. Buona lettura!

TitoloPer questo mi chiamo Giovanni
AutoreLuigi Garlando
GenereNarrativa (ispirato da una storia vera)
Prima pubblicazione2004 (Fabbri Editori)
IllustrazioniNo
Età consigliataDagli 8 anni in poi (approfondisci)
Numero di Pagine159 Pagine
Prezzo su Amazon (aggiornato)10,00 EUR
Voto9
In Offerta!
Per questo mi chiamo Giovanni. Da un padre a un...
  • Editore: Rizzoli
  • Autore: Luigi Garlando , Maria...
  • Collana: BUR Best BUR

Ultimo aggiornamento il 2024-04-05 / In qualità di Affiliato Amazon, ricevo una piccola commissione per ciascun acquisto idoneo.

Recensione

Quando ho scoperto che Per questo mi chiamo Giovanni è ormai da anni il libro più letto nelle scuole italiane (primarie e secondarie), e uno dei libri per bambini più cercati su Google (più di 10.000 ricerche al mese), sono letteralmente saltato dalla sedia.

Mi sono chiesto cosa poteva offrire un testo in grado di ottenere più attenzione di tanti altri classici della letteratura, come il libro “Cuore” di Edmondo De Amicis (6.600 ricerche al mese), oppure “Giro del Mondo in 80 giorni“, di Jules Verne (attualmente, 880 ricerche al mese).

Niente principi, principesse, dinosauri e unicorni; i protagonisti di questa storia sono magistrati, guardie del corpo e criminali pericolosissimi.

Il libro, infatti, è la storia di un padre che racconta al figlio la vita di Giovanni Falcone, il magistrato che, alla fine degli anni ’80, insieme ai colleghi del pool antimafia, riuscì ad infliggere un duro colpo alla mafia, ma che fu poi ucciso nel 1992 nella strage di Capaci.

Potrebbe non sembrare un argomento adatto ai bambini, ma chi conosce Luigi Garlando, sa bene che ha il super-potere di rendere qualsiasi argomento appetibile per i più piccoli (guardate ad esempio Vai all’inferno Dante di L. Garlando), a costo però che offra una profonda lezione da imparare.

In questo caso, ad esempio, Garlando insegna ai bambini il valore della giustizia e della legalità, facendo un parallelo con situazioni che i bambini vivono nella loro quotidianità all’interno del contesto scolastico.

Garlando racconta la storia di Giovanni Falcone partendo dalla sua infanzia, con parole intime e commosse, come potrebbero essere quelle di un fratello o di un padre. Parla così della mamma Luisa, della sorella Maria, del padre Arturo e degli amici d’infanzia. Racconta poi i giochi che amava e i luoghi in cui era solito andare in vacanza.

Mette così i bambini nella condizione di identificarsi e di affezionarsi al guerriero che riuscì a sconfiggere (o quasi) Cosa Nostra e vivere questa storia come se fosse quella di un caro amico, e non di un magistrato di Palermo ormai scomparso da 30 anni.

Dopo aver raccontato chi era Giovanni Falcone, Il padre parla poi del suo grande nemico: la mafia; ne racconta il funzionamento nei minimi dettagli e la sua incredibile ferocia.

Qui Garlando non fa sconti e spiega come la mafia uccide e nasconde i corpi delle sue vittime; racconta anche la storia del piccolo Giuseppe di Matteo (figlio di Santino di Matteo), strangolato e poi squagliato nell’acido, dopo 779 giorni di sequestro.

La bravura di Garlando, sta nella capacità di raccontare gli eventi in modo tale da non generare nei bambini odio, paura ed insicurezza, ma solo emozioni che li possano stimolare a diventare dei cittadini più consapevoli, al servizio della giustizia e della legalità.

Per concludere questa recensione, posso dire che i bambini troveranno la lettura di questo libro interessante ed istruttiva e la consiglio sia per la scuola che per il tempo libero.

Pro e Contro

ProContro
✔️ Libro molto istruttivo⛔ Alcuni genitori si potrebbero preoccupare del fatto che alcuni passaggi siano troppo forti per bambini di 8 anni. Consiglio di leggere il riassunto per capitoli per identificare i passaggi che secondo i propri criteri possono essere inadatti a bambini molto sensibili.
✔️ Storia emozionante
✔️ Linguaggio semplice e scorrevole
✔️ Adatto sia per bambini che per adulti
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  • Autore: Luigi Garlando , Maria...
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Stile e Linguaggio

Quando si legge il libro non sorprende il fatto che Luigi Garlando sia anche un giornalista sportivo e che scriva per la gazzetta dello sport.

I suoi racconti, infatti, sono tutti incredibilmente veloci e frizzanti, proprio come la cronaca di una partita di calcio.

Forse risulterà un’osservazione politicamente poco corretta (e me ne scuso), ma, quando si legge “Per questo mi chiamo Giovanni”, si ha la sensazione di guardare un thriller dei più avvincenti: sparatorie, intrighi, tradimenti, esplosioni e continui cambi di scena; è davvero un peccato che la storia racconti fatti realmente accaduti, perché in caso contrario, saremmo stati in grado di godercela con molta più serenità.


Cosa Insegna?

Grazie alla lettura di Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando, i bambini potranno imparare:

  • Chi era Giovanni Falcone e il suo operato
  • Cos’è l’omertà
  • Cos’è la Mafia e come opera
  • Cos’è il coraggio
  • Il valore dell’onestà e della legalità

Età Consigliata

Nonostante per questo mi chiamo Giovanni racconti fatti che hanno a che fare con la mafia, con la violenza e con la criminalità, il libro è scritto in modo tale da poter essere letto dai bambini dagli 8 anni in poi, senza che gli argomenti possano offendere la loro sensibilità.

Gli accorgimenti adottati da Luigi Garlando per rendere il testo e gli eventi di facile comprensione sono molti, tra cui:

  • I concetti sono spiegati con moltissimi esempi pratici
  • I concetti sono spiegati facendo esempi con il mondo del calcio (che Garlando tanto bene conosce)
  • Nonostante la storia includa più di 20 personaggi (magistrati, mafiosi, ecc..) vengono tutti citati solo con il nome (ad es, Totò Riina è solo Totò). In caso contrario il testo sarebbe diventato una specie di libro di storia, meno appetibile per un bambino della scuola primaria
  • Il papà di Giovanni è un uomo simpatico e all’occorrenza utilizza un po’ di umorismo per alleggerire il tono del racconto

Il libro generalmente è consigliato ai bambini fino ai 10 anni, ma credo fermamente che il testo abbia molto da offrire anche a tutti quegli adulti curiosi che vogliono scoprire qualcosa in più più sulla vita di Giovanni Falcone.

>>> Guarda altri libri per bambini di 8 anni, 9 anni, 10 anni e 11 anni.


Frasi e Citazioni

  1. “Gli uomini non piangono, mio figlio l’ho educato così…” – Luisa Bentivegna (Mamma di G. Falcone)
  1. “Anche da piccoli si può combattere contro il mostro. Abituarsi alle prepotenze, scambiarle per leggi giuste, è già un modo di perdere la guerra” – Papà di Giovanni (personaggio di finzione)
  1. “La mafia è la “miseria” di chi crede che vale solo la legge del “prepotente”.
  1. “A forza di accettare l’ingiustizia, non vedrai più l’ingiustizia.”
  1. “Le parole possono ferire più dei proiettili, e se ne possono sparare anche più di seicento al minuto. La lingua non va ricaricata, è anche meglio di un kalashnikov.”
  1. “C’è un proverbio siciliano che dice: Calati juncu ca passa la china, “Piegati giunco che passa la piena”. In attesa che passi la piena, cioè il momento difficile, il mostro prepara la sua vendetta, che non è fatta solo di bombe, ma anche di calunnie, accuse anonime, sospetti”
  1. “Uomini senza onore, avete perduto. Avete commesso l’errore più grande perché, tappando cinque bocche, ne avete aperte 50 milioni” – Rosaria Schifani (moglie di Vito Schifani)
  1. “Gli animali uccidono per fame e per istinto, mentre i cosiddetti uomini d’onore, che a differenza delle bestie possono pensare, uccidono per odio e fame di potere.”
  1. “Tu non hai avuto figli. Io ti avrei voluto come papà. 12-8-92” – Luisa (Napoli) – Messaggio lasciato sull’albero Falcone
  1. “Con gratitudine e riconoscenza. Qui nacque Giovanni Falcone, 18 Maggio1939” – Scritta sul sasso in via Castrofilippo 1, Palermo

Trama

Il papà di Giovanni, proprietario di una catena di negozi di giocattoli, ha il sospetto che un suo compagno di classe, Tonio, abbia rotto un braccio ad un altro bambino di nome Simone e che estorca la paghetta di Giovanni che di conseguenza non può più comprarsi le figurine.

Con la scusa di raccontargli la storia del suo scimpanzé peluche Bum, organizza così un giro per Palermo, per raccontargli la storia di Giovanni Falcone ed insegnarli come sia importante denunciare chi commette un crimine.

Giovanni scopre la storia di Giovanni Falcone, un magistrato coraggioso che iniziò la sua battaglia contro la mafia negli anni ’80 e che, con il maxiprocesso dell’86, riuscì a portare in prigione tantissimi mafiosi e mettere in ginocchio Cosa Nostra. Purtroppo però la vendetta della mafia fu repentina e nel ’92 fu ucciso nell’attentato di Capaci, ordinato dal boss Totò, capo dei corleonesi.

A seguito della morte di Falcone, il papà decise di chiamare il figlio Giovanni, nato nello stesso giorno dell’attentato. Da quel giorno il papà decide di non pagare più il pizzo e la mafia si vendica mettendo una bomba nel suo negozio. L’esplosione getta fuori dalle porte lo scimpanzé Bum che ha i piedi bruciati.

Venendo a conoscere questa storia, Giovanni decide di non dare più la sua paghetta a Tonio, ricavandone un occhio nero. Tonio viene così sospeso e i due fratelli si vendicano contro il preside, ma vengono arrestati e spediti al carcere minorile. Giovanni attacca il suo album delle figurine all’albero Falcone, un luogo dove molte altre persone lasciano i propri ricordi e pensieri per il magistrato. Giovanni pensa che se un giorno potrà completare l’album sarà anche grazie a Falcone.


Intervista a Luigi Garlando

Per Concludere…

Spero di essere riuscito a far capire il valore e l’importanza di questo libro e perché ogni bambini della scuola primaria dovrebbe leggerlo. Per ulteriori informazioni o eventuali imprecisioni, mi potete inviare un messaggio per mezzo della pagina contatti. Alla prossima!


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