Cipì di Mario Lodi | Morale e Insegnamenti del Libro

Cipì morale e insegnamenti copertina

In questa pagina potete trovare la morale e gli insegnamenti di Cipì, uno dei classici della letteratura per bambini più letto nelle scuole italiane. Per approfondire lo studio, vi consiglio di dare un’occhiata anche al riassunto breve e per capitoli e alla storia di Cipì da colorare. Buona lettura!

TitoloCipì
AutoreMario Lodi
GenereRomanzo educativo
Prima pubblicazione1972
IllustrazioniSI
Età consigliataDai 6 – 7 anni – Guarda altri libri per 6 anni o 7 anni
Numero di Pagine143

Morale

La morale di Cipì è perfettamente riassunta nell’ultima pagina del libro che insegna quanto sia importante lavorare sodo per rimanere sempre onesti, essere buoni per poter essere amati, essere accorti per distinguere il vero dal falso, ed essere coraggiosi per difendere la libertà nostra e delle persone che amiamo.

Insegnamenti

Il Romanzo-Vita

In Cipì c’è molto di più di una morale, si tratta infatti di una di quelle rarissime storie che attraverso la narrazione di una sola vita sono in grado di raccontare la vita stessa, e dunque la vita di ciascuno di noi. Io li chiamo i “Romanzi-vita“.

La Natura Mutevole del Creato

La prima cosa che ci insegnano questo tipo di storie è la natura mutevole del creato: tutto è destinato a trasformarsi e tutto è destinato a morire per fare spazio ad altra vita. Non a caso il racconto trova il suo ritmo in quello delle stagioni della Terra, che costituiscono la scintilla iniziale di ogni avvenimento e il contenitore più grande di un’enorme matriosca, che contiene esattamente lo stesso ciclo di trasformazioni, ma con forme, tempi e dimensioni diverse.

Il Cerchio della Vita

Un altro esempio di “Romanzo-Vita”, lo troviamo anche nel film in animazione del 1994 “Il Re Leone” della Walt Disney, che non ha caso apre con la scena di un sole che sorge e la bellissima canzone di Elton John “Il Cerchio della Vita“. Facendo un parallelo fra i due racconti, ci accorgiamo che combaciano in moltissimi punti e probabilmente, noteremo la stessa cosa, confrontandoli con attenzione con le nostre esperienze di vita.

Nel capitolo tredicesimo troviamo una bellissima allusione a quel cerchio della vita di cui parlavamo, quando Cipì nota con stupore e tristezza che la sua cara amica Margherì è morta proprio nel giorno in cui sono nati i suoi passerotti; questa coincidenza, sembra apparire come un specie di “cambio di guardia“: una coscienza che si spegne, mentre un’altra viene alla luce.

Errore e Crescita

All’inizio del racconto, Cipì ci viene presentato come un passerotto tanto curioso di conoscere il mondo, quanto incauto e imprudente; grazie all’esperienza e ai pericoli corsi, a differenza dei suoi fratelli che sono sempre rimasti nel nido, diventerà poi un adulto saggio ed attento, conquistandosi la stima e la predilezione della madre. Questo è uno degli insegnamenti più importanti che il libro offre ai bambini e cioè che l’errore e il fallimento non devono mettere paura, perché sono l’unica strada per crescere ed imparare.

Lavorare Sodo

Uno degli insegnamenti più belli di Cipì è quello di lavorare sodo e tenersi lontano dalla strada più facile; questa lezione di vita la si può trovare nei capitoli 17, 18 e 19, quando Cipì, Passerì, Beccodolce e gli altri passerotti, trovano del grano sotto una gabbietta e nel pollaio.

Cipì, accorgendosi subito della trappola, invita i passerotti a cercare del cibo altrove, ma questi, presi dalla fame, non resistono alla tentazione e rimangono intrappolati all’interno e poi uccisi. Quello di Mario Lodi è un chiaro invito a non cedere alle tentazioni e non prendere mai la strada più facile, perché è anche quella più pericolosa.

Diffidare da chi Promette la Felicità

Uno dei personaggi più memorabili del libro di Lodi è sicuramente il “Signore della Notte (capitolo 20) cioè un gufo che vive nascosto in un castello e che attrae i piccoli passerotti con false promesse, per poi divorarli. Questo personaggio ricorda il gatto e la volpe di Pinocchio, che promettevano fama e successo solo per poter sfruttare il povero burattino. Anche in questo caso, Mario Lodi mette in guardia i bambini e li invita a non fidarsi di chi promette la felicità, perché questa può essere ottenuta solo grazie al lavoro e alla fatica.

Famiglia, Amicizia e Amore

Il romanzo di Lodi è anche un inno all’amore, in qualunque modo esso si esprima. Al centro di tutto il racconto infatti c’è l’amicizia e la famiglia. E un altro importante insegnamento di questo libro è quello del sacrificio per le persone a cui vogliamo bene. Non a caso, la relazione fra Cipì e Passerì inizia proprio dal sacrificio del primo, il quale, per salvarle la vita, per diversi giorni le porta cibo e acqua dietro un cespuglio. Mario Lodi racconta così ai bambini che anche l’amore deve essere conquistato per mezzo dell’abnegazione e del duro lavoro.

Il Coraggio per la Libertà

L’ultimo insegnamento di Cipì è quello di essere coraggiosi per difendere la nostra vita e quella delle persone che amiamo. Questo ricorda il bellissimo messaggio del libro di Luigi Garlando Per questo mi chiamo Giovanni (leggi recensione), in cui un padre spiega al figlio quanto sia importante non avere paura (o meglio, gestire bene la paura) per combattere la mafia e ogni ingiustizia.

Proprio come avviene con la lotta contro la mafia, non è raro che a volte gli altri, per paura o per ignoranza, ci lascino da soli. Non a caso, quando Cipì si reca al castello antico per spiegare ai passeri che “Il Signore della Notte” è in verità un impostore e un mostro, si trova a dover combattere contro le convinzioni e la chiusura mentale di chi non sa e non vuole sapere come stanno davvero le cose; e tutto si trasforma in una terribile zuffa in cui fortunatamente Cipì ne esce vincitore. Sempre per continuare il parallelo con il romanzo di Garlando, questo passaggio del libro ci ricorda come a Palermo, durante il celebre Maxi processo, molte persone scesero in piazza per difendere la mafia, perché portava lavoro e soldi nelle tasche degli operai.

Per Concludere…

Insomma, come avete potuto dedurre da questa pagina, quando si parla di Cipì, non si può parlare di un’unica morale ma di un insieme d’insegnamenti interconnessi, grazie ai quali il lavoro di Lodi è stato catalogato come romanzo educativo.

Spero che questa analisi sia stata chiara e vi abbia permesso di comprendere ancora meglio la profondità di questo classico della letteratura per bambini. Se volete aggiungere qualcosa, mi potete inviare un messaggio per mezzo della pagina contatti. Alla prossima.


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