10 Consigli per avere Attenzione e Disciplina dai Bambini

attenzione e disciplina bambini - copertina

Non importa se siete animatori, insegnanti, babysitter o genitori, se siete spesso a contatto con i bambini, sapete bene quanto a volte sia difficile avere la loro attenzione e fare in modo che si comportino in modo adeguato al contesto in cui si trovano.

Ho lavorato con i bambini per quasi 20 anni della mia vita, in veste di insegnante di inglese, animatore di eventi (feste e centri estivi) e intrattenitore nei contesti più disparati e nel tempo ho dovuto elaborare delle vere e proprie tecniche che mi consentissero di poter ottenere attenzione e disciplina anche nei casi più difficili.

In questo articolo condividerò con voi 10 di queste tecniche che ho elaborato nel tempo e che per molti anni ho insegnato durante i miei corsi di formazione. Se avete domande potete lasciare un commento in basso oppure inviarmi un messaggio. Buona lettura.

1. La Tecnica del Timer

Quando si ha a che fare con un grande gruppo di bambini, è bene essere consapevoli di quanto sia breve il loro span di attenzione. In verità è breve anche quello degli adulti, ma con la differenza che loro riescono a gestire meglio quella sensazione di noia e disagio e non scelgono di alzarsi in piedi e rovesciare un bicchiere di Coca-cola sulla testa del compagno che hanno affianco. Una differenza non da poco!

Come viene spiegato in questo articolo, oggi la durata della nostra attenzione si è abbassata a 8 secondi (meno di quella di un pesce rosso) ed è importante che chi è deputato all’intrattenimento e alla formazione dei bambini sia ben consapevole di ciò.

Per questo motivo, durante i miei corsi di formazione, consigliavo sempre ai miei animatori di immaginare un timer gigante sopra la testa di ogni singolo bambino, con un conto alla rovescia che andava da 20 a 0. Il loro compito era quello di riuscire a fornire un piccolo stimolo (quasi) a ogni singolo bambino, per ripristinare la sua attenzione e resettare il timer a 20 secondi. Nei prossimi punti scopriremo quali sono le tecniche che consentono di fare questo in modo semplice e veloce.

2. Pronuncia il loro Nome (La Telecronaca)

Il metodo più veloce per ripristinare l’attenzione di qualcuno (bambino o adulto che sia) è semplicemente pronunciare il suo nome! Quando qualcuno si sente chiamato in causa ha un improvviso istinto a tornare vigile e presente, per non rischiare di essere colto impreparato ed eseguire al meglio eventuali azioni richieste. Ma come pronunciare il nome di qualcuno senza che risulti strano o superfluo? Se si tratta di un’attività ludica, Il modo migliore è quello di fare una piccola telecronaca di tutto quello che sta accadendo, proprio come avverrebbe in una partita di calcio. Facciamo un esempio:

“Ecco il nostro Luca che gira un’altra tessera del memory! Lo sguardo di Martina mi fa pensare che lei sa bene dove si trovi il doppione, ma non credo che abbia nessuna intenzione di rivelarlo a nessuno! Chiara, vuoi dare un suggerimento a Luca?

Chiaramente questa è una tecnica perfetta durante un gioco di animazione, ma, con un po’ di fantasia, può essere applicata anche a coloro che insegnano.

3. Crea Relazioni fra di loro

Un altro modo per aumentare l’attenzione è quello di creare un qualsiasi tipo di legame temporaneo fra di loro. Facciamo qualche esempio

  • Chiedi a un bambino se ha qualche consiglio da fornire all’altro
  • Commenta con fare entusiasta un atteggiamento virtuoso di un bambino nei confronti dell’altro (Ho molto apprezzato come Antonio abbia aiutato Lucia)
  • Commenta semplicemente un’interazione fra due bambini (Grande Giulia che passa la palla a Francesco in maniera impeccabile)

Il semplice fatto di inserire più nomi nella stessa frase, crea delle “relazioni temporanee” che fanno sentire i bambini più partecipi e dunque più attenti.

4. Tecnica dello Stand-By

Ripristinare costantemente l’attenzione dei bambini è un lavoro abbastanza impegnativo e dunque è necessario trovare degli stimoli che abbiano un effetto che sia il più lungo possibile. La tecnica dello stand-by ha proprio questo potere.

Tutto ciò che dovrete fare è avvertire uno o più bambini che fra un “tot di tempo” (ad esempio 5 minuti) verranno coinvolti in un’attività specifica. Mettiamo ad esempio che siete degli insegnati e che volete che la classe si il più possibile attenta durante una determinata interrogazione.

Tutto ciò che dovrete fare è avvertire almeno 3-4 bambini che nel giro di 4-5 minuti anche loro dovranno rispondere a 2 domande sull’argomento. È importante fornire numeri precisi (4-5 minuti e 2 domande), per trasmettere loro la sensazione di avere un “appuntamento preciso” al quale non potranno mancare. In questo modo i bambini entreranno in uno stato di “stand-by” e cioè in uno stato di “sospensione psicologica” in cui non riusciranno a fare altro che prepararsi alla sfida che li aspetta. È molto raro, infatti, che chi sa di dover dare il meglio in una certa situazione, abbia il tempo di lanciare un aeroplanino sulla testa del compagno.

5. Non Accettare le Sfide e le Provocazioni

A molti bambini piace sfidare e provocare e lo fanno per tanti motivi diversi: per capire fino a che punto possono spingersi, per avere attenzioni, per chiedere aiuto, per sfogare energie inespresse, per semplice nervosismo o, magari, per farsi notare dai compagni. La cosa più sbagliata che si possa fare è accettare le loro provocazioni e rispondere di conseguenza.

Quando parlo di “sfide” mi viene sempre in mente una cosa che succedeva molto spesso quando, finito di giocare al tiro alla fune, riarrotolavo la corda per riporla in valigia. Non di raro accadeva che qualche bambino afferrasse la corda e iniziasse a tirarla senza alcuna possibilità di sfilargliela dalle mani. In quell’azione c’era la volontà di giocare, ma anche la voglia di fare un piccolo dispetto all’animatore.

Quando questa cosa si verificava durante le mie prime feste da animatore, avevo l’istinto di tirare la corda verso di me, per riappropriarmene nel minor tempo possibile; non mi rendevo conto, però, che stavo facendo solo il suo gioco: stavo giocando al tiro alla fune e gli stavo dando la soddisfazione di mettermi in difficoltà.

Poco tempo dopo, ho trovato una soluzione semplice e veloce: mi giravo di spalle rispetto a lui, evitavo lo scambio di sguardi e riarrotolavo la corda ripetendo ad alta voce e in modo deciso “lascia, lascia, lascia, lascia…”. Questa semplice azione scoraggiava il bambino dal voler portare avanti la sfida e lasciava immediatamente la corda.

6. Fai Domande

Fare domande è il miglior modo per risvegliare l’attenzione di chiunque. Tutti adorano parlare di sé, dei propri gusti e delle proprie preferenze; e tutti amano essere presi in considerazione.

Quando si tratta di bambini, fare le giuste domande è una missione anche più semplice. Vi basterà chiedere le loro preferenze su colori, cartoni animati, cibo, sport, fumetti, giocattoli e via dicendo. Anche in questo caso, come vi ho spiegato al punto N°3, potete creare delle relazioni temporanee, come ad esempio: Chi è che ama il gelato al cioccolato come Francesca? Chi è che ha paura del buio come Marco? Ecc…

7. Ti Capisco…

I bambini a volte si comportano male, proprio come gli adulti; e non perché siano cattivi o scelgano di comportasi male, ma perché non possono fare a meno di seguire degli istinti molto forti, che a quell’età ancora non sono in grado di riconoscere e dominare.

Ma non c’è cosa più sbagliata di rimproverarli e riprenderli con parole che li facciano sentire sbagliati, anomali e diversi. Quando un bambino commette un’azione sbagliata, la prima parolina magica da dire è “ti capisco, è capitato anche a me quando ero piccolo”, ma poi è necessario portare davanti ai suoi occhi le motivazioni di quell’azione (o reazione) e aiutarlo a capire come potrà migliorare la volta successiva.

Questo tipo di tecnica è più adatta a contesti in cui è possibile costruire con i bambini un rapporto prolungato nel tempo, come ad esempio a scuola o in un centro estivo, ma se siete dei “maghi della comunicazione” e dotati di un’ottima intelligenza emotiva, la potete applicare anche durante una semplice festa di compleanno.

8. Fai Complimenti

Sembra un paradosso, ma se qualche bambino si comporta male, in alcuni casi può funzionare complimentarsi con lui per qualcosa che non deve necessariamente corrispondere totalmente alla realtà. Sono piccole bugie a fin di bene, che aiutano i bambini a scoprire la parte buona di sé. È chiaro che la piccola bugia deve essere credibile, sennò il suo effetto decade istantaneamente.

Quando si fa un complimento a qualcuno si altera istantaneamente la percezione che quella persona ha di sé ed è davvero una prerogativa di tutti volersi riconoscere come buoni, belli, giusti, amati e…in perfetta forma!

Gran parte delle volte, chi ha ricevuto il complimento non vorrà deludere le aspettative della persona dalla quale l’ha ricevuto e dunque modificherà, seppur di poco, la sua condotta.

9. Responsabilizzali

Vi ricordate quando eravate a scuola e la maestra si assentava momentaneamente dalla classe? Era usanza consolidata quella di chiedere a due bambini di scrivere sulla lavagna i nomi di coloro che si comportavano male. L’idea era ottima, ma purtroppo gran parte delle volte era applicata male. Infatti molto spesso venivano scelti i bambini più bravi, mentre dovevano essere responsabilizzati proprio quelli che generalmente si erano dimostrati più indisciplinati.

Non importa se dunque siete animatori, babysitter o insegnanti, quello che dovrete fare è individuare istantaneamente i soggetti meno disciplinati e assegnargli un ruolo che li responsabilizzi. Durante i giochi di gruppo, potrete ad esempio fargli fare il capitano. Durante un compito a casa di gruppo, poteste invece fargli fare il supervisore.

10. Siate sempre Gentili e Sinceri

Molti non si rendono conto che l’atteggiamento dai bambini è fortemente influenzato da chi hanno davanti. Se i bambini percepiscono un adulto come autorevole, gentile e sincero, il più delle volte si comporteranno di conseguenza.

Per Concludere…

Cari amici di GiocaGiardino, spero che questo articolo vi sia stato utile! Per ulteriori informazioni e domande, mi potete inviare un messaggio per mezzo della pagina contatti! Alla prossima!


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